Da Planaval (1535 mt.), frazione del Comune di Arvier, proseguire sulla strada asfaltata in direzione del villaggio di La Clusaz (1631 mt.), appartenente al Comune di Avise; al bivio proseguire verso sinistra in direzione del villaggio di Baulin (1775 mt.) e poco dopo il tornante si trova l‘imbocco del sentiero da seguire (paline segnavia a circa 1643 mt.). Seguire il sentiero che risale dapprima il bosco, attraversando alcuni pendii scoscesi (protetti nei punti più esposti da ringhiere in legno) e supera successivamente la base di una bastionata rocciosa, attraversando alcuni torrentelli su delle comode passerelle in legno. In prossimità di un vecchio traliccio della teleferica per il trasporto di materiali a La Clusaz, il sentiero passa accanto ai ruderi di Bénévy (1950 mt.) e sale a tornanti avvicinandosi ad un tratto roccioso. Superare la presa d’acqua con la vasca dell‘acquedotto e proseguire sul sentiero che sale verso destra, lasciando sulla nostra sinistra il torrente Planaval, e raggiungere la stupenda e suggestiva Alpe Glacier (un vero angolo di paradiso dove l’acqua del torrente sembra giocare con impeto tra grandi massi, prati e macchie di rododendri - ndr). Da qui proseguire, mantenendovi sempre nei pressi del torrente, seguendo il sentiero che si addentra nel vallone e raggiunge le Baraques du Fond (o baite di Fond; 2340 mt.). La baite ormai diroccate, sono sormontate da una bella cascatella. Superare le baite e al bivio (ometto in pietra con segnavia) proseguire sulla sinistra (ignorando il sentiero che verso destra sale al Lac du Fond (o lago di Fond; 2439 mt.). Proseguire sempre verso il colle attraversando il torrente su di un passaggio facilitato da alcune pietre (è necessario comune un balzo deciso) e costeggiando la sua sinistra (destra orografica) attraversando una zona pianeggiante e a tratti paludosa. Proseguire guadagnando la morena (il tracciato non è più evidente e bisogna seguire le frecce e tacche gialle). Aggirare una grossa pietraia, lasciandola sulla destra, e continuare nel vallone che porta al colle. Attraversare un torrentello portandosi sulla sua destra (sinistra orografica) e attraversare un tratto di rocce e detriti: qui si può vedere il tratto terminale della salita al colle. Raggiungere la parte alta della morena aggirando diversi grossi massi e attraversare un ampio nevaio ed un piccolo torrentello formato dalle acque di fusione del ghiacciaio (eventualmente utili i ramponi in base alle condizioni). Continuare ora per blocchi di pietra spesso instabili e su tratto di terreno friabile fino a raggiungere l’insellatura del Col Planaval (3010 mt.).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. In alternativa è possibile scendere sul versante di La Thuile (pernottando al Rifugio Deffeyes) e il giorno successivo completare l’anello tornando al Lac Du Fond passando dai colli di Passo Alto e Crosatie (Alta Via nr.2).
Difficoltà: Gita lunga ed impegnativa. I ramponi e piccozza possono risultare indispensabili fino a stagione estiva inoltrata. Si possono trovare ancora alcune indicazioni recante il nr.2 dell’Alta Via. Prestare attenzione a risalire i blocchi di pietra, spesso instabili, nella parte alta del colle (anche il terreno risulta detritico e molto instabile).
- L'itinerario richiede un buon allenamento fisico - Fontanile: Località Planaval o sulla strada per Baulin (alpeggio) - Bastoni trekking utili e consigliati
La galleria fotografica si riferisce al tratto: Bivio (Baraques du Fond) - Col Planaval
INFORMAZIONI GENERALI SULL'ITINERARIO
Dal Col Planaval fino al 2002 transitava il percorso dell'Alta Via 2. Poi, vista la delicatezza del passaggio (spesso erano necessari ramponi e piccozza), si è deciso di deviare il percorso passando per il Col Crosatie e Passo Alto.