Come arrivare

Da Aosta proseguire sull' autostrada A5 in direzione Monte Bianco fino all'uscita di Aosta Ovest, quindi seguire la strada per Aosta/Saint Pierre per 500 metri. Alla Rotonda, in frazione Plan de Sarre, svoltare a sinistra e continuare sulla Strada Statale nr. 26 fino al Comune di Arvier. Alla rotonda prendere la seconda uscita, superare la frazione Leverogne e imboccare la Strada Reginale nr. 25 della Valgrisenche. Risalire la vallata fino a Cerè, frazione che precede di 2,4 km il capoluogo Valgrisenche.

Informazioni su...

La frazione di Cerè sorge a 1594 mt. e dista 2,4 chilometri dal Comune di Valgrisenche di cui essa fa parte. L'unica struttura di interesse presente nel villaggio di Cerè è la cappella.

La cappella di Cerè
All’origine della costruzione della cappella di Cerè, dedicata ai santi Anna, Barbara e Pietro, c’è un incendio scoppiato nel 1627 nella casa di Sulpice Moret e Chaterine Bethaz. In quel drammatico frangente venne espresso il voto di costruire una cappella in onore di Santa Barbara. La promessa non ebbe immediato seguito poiché negli anni successivi oltre alla guerra scoppiò anche la terribile epidemia di peste che nella parte bassa della Valgrisenche provocò la morte di oltre trecento persone. Fu quindi uno dei figli della coppia, Francois Moret, presente in casa il giorno dell’incendio e divenuto nel frattempo sacerdote e parroco di Valgrisenche , ad esaudire il voto della sua famiglia facendo edificare la cappella negli anni tra il 1639 e il 1641. Il piccolo edificio venne poi ampliato negli anni 1681-1683 con l’aggiunta del coro e ristrutturato nel 1729 dal maitre macon Giovanno Bartolomeo Orso di Riva Valsesia. Nel 1896 fu ricostruito il campanile. Al suo interno è costudito un importante altare realizzato nel 1645 dallo scultore Giovanni Domenico Cavagnet di Viverone su commissione di Philibert Grillon, facoltoso abitante di Aosta originario del villaggio di Cerè, che in precedenza aveva donato il terreno su cui costruire la cappella e nel 1642 una piccola campana. L’altare in legno dipinto e dorato è dotato di una grande tela raffigurante la Vergine con il Bambino e sant’Anna, e i santi Barbara, Gioacchino, Francesco d’Assisi, Francesco Saverio, Martino, Bernardo, Caterina e Agata. Nel 2016-2017 la cappella è stata interamente restaurata nell’ambito del progetto: Itineras programma ALCOTRA 1014/2020 finanziato dal FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale).
(testo tratto dal totem informativo regionale presente nel paese)

Cosa organizzare in zona

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- Recensioni invernali "Diario del Freeski"

Dove mangiare

I consigli del "Bongustaio" di theflintstones.it

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