Dall'arrivo della telecabina, in località Salette (2.245 mt.) seguire, sulla sinistra, la strada sterrata (segnavia) che sale costeggiando gli impianti di risalita. Seguire la strada che alterna tratti un po’ più ripidi a tratti più pianeggianti, superando il laghetto per l’innevamento artificiale e continuando fino a raggiungere l’alpeggio nei pressi del bar-ristoro “La Motta”. Da qui continuare lungo la strada sterrata che prosegue verso il fondo del vallone, fino a raggiungere il Colle inferiore delle Cime Bianche (2896 mt.). Dal colle, attraversare a sinistra passando davanti alla stazione di arrivo dell’impianto, fino a raggiungere il muro paravalanghe. Oltrepassarlo di qualche metro e, al bivio, abbandonare l'evidente traccia che sale verso il tubo per il distacco delle valanghe, deviando a sinistra sulla traccia meno evidente di un sentiero un po' franoso, che consente di raggiungere il tetto del fabbricato dell’impianto. Seguire ora la traccia, che risulta più marcata, e che risale la spalla per poi risalire il ripido crestone, sino a portarsi nel traverso superiore dove la pendenza un po' spiana. Seguire la traccia che effettua un traverso (passaggio un po' esposto su pietrisco) verso sinistra, passando al di sopra di alcune balze rocciose. Risalire ora obliquando verso destra sul ripido pendio, tra rocce instabili e pietrisco, fino a raggiungere la parte sommitale, dove si giunge alla cima della Gran Sometta (3166 mt.), sormontata da una statua della Madonna.
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita.
Difficoltà: La traccia di salita è sempre evidente, anche nella parte più rocciosa. Tuttavia, dal traverso in poi è necessario prestare attenzione, poiché alcuni tratti sono un po' esposti e il percorso si sviluppa tra rocce instabili e pietrisco.
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