Premessa: Per attraversare il torrente glaciale e raggiungere il ghiacciaio che sale al Colle dell’Assaly ci sono tre possibili soluzioni:
1) Percorrere il ponte tibetano sull'emissario del Lago Marginale (questa soluzione non sempre è possibile - Verificare l’agibilità contattando il gestore del rifugio Deffeyes). 2) Scendere a lato del lago Inferiore (passando accanto alla cappella di st. Margherita e St. grato) per un centinaio di metri, aggirare in senso antiorario il sottostante Lago del Rutor o Lago dei Seracchi (ponte in legno sul suo emissario) e risalire la bastionata di rocce lisce a destra del torrente immissario del lago (sinistra idrografica) che porta all’uscita del ponte tibetano di cui sopra. 3) Effettuare un guado sull’immissario del Lago Marginal.
Difficoltà e considerazioni Il ponte tibetano sembrerebbe la soluzione ottimale tra le tre a disposizioni ma va detto che: la distanza dei cavi aumenta al centro dell’attraversamento creando problemi con longe corte; l’arrivo sulla sponda opposta è in salita e non è agevole, il cavo traballa abbastanza e sotto scorrono impetuose le acque del torrente che convergono in una cascata. Verrebbe da prendere in seria considerazione di perdere quei 100 mt. per optare per un bel ponte in lego ma va detto che risalire su tracce di sentiero (bolli e ometti quasi assenti) le placche lisce con detriti infidi a fianco del suddetto impetuoso torrente non è cosa banale, specialmente in discesa !! Detto ciò la “soluzione” che apparentemente è quella peggiore si rivela forse quella più efficace in quanto in guado se fatto a un centinaio di metri a monte del tibetano non comporta grossi problemi (conviene togliere gli scarponi e rimboccare i gambali godendo della frescure delle gelide acque di ghiacciaio).
Itinerario: Dal Rifugio Deffeyes (2494 mt.) portarsi sulla morena oltre il torrente Rutor che scende dall’omonimo ghiacciaio, dividendo in due l’intera comba (vedere premessa). Risalire la pietraia in direzione della piccola conca glaciale sulla cui sommità si trova il Colle d'Assaly, senza un percorso obbligatorio, puntando verso lo stretto colletto tra i due promontori rocciosi molto evidenti. Risalire il ghiacciaio tenendosi preferibilmente al centro (tenendosi pertanto lontani da eventuali scariche di pietre provenienti dalla parete dell´Assaly, alla propria destra) fino all’ evidente Colle de l'Assaly (3002 mt.) che segna il confine con la Francia e che divide la Punta Loydon (a sinistra) da quella del Grand Assaly (a destra). Dal colle proseguire a destra verso la cresta sud, seguendo gli ometti e la traccia di sentiero sul versante italiano. Dopo un breve tratto di roccette si incontra quasi subito il tratto chiave: 10-15 metri di arrampicata in diagonale verso sinistra, abbastanza esposta ma su buona roccia. Al termine di questo passaggio impegnativo proseguire per tracce di sentiero, alternate a brevi facili passaggi di arrampicata (ometti), fino all’ aguzza ed aerea vetta del Grand Assaly (3174 mt.), caratterizzata dalla presenza di una croce metallica. Dal Colle de l'Assaly è inoltre possibile, in breve tempo, salire la Punta Loydon (3145 mt.).
Discesa: La discesa si percorre sul medesimo itinerario della salita. Qualora si optasse per attraversare il torrente sul ponte, anziché tornare al rifugio, è possibile scendere a La Joux nel seguente modo: Attraversare il ponte e svoltare a destra (ignorando a sinistra il sentiero per i laghi di Balla Comba), fino a raggiungere un bivio con la palina segnavia. Seguire il sentiero in parte esposto e attrezzato con corde fisse (EE) e raggiungere un secondo bivio, ove occorre svoltare a sinistra, fino all’innesto con il sentiero per i laghi di Bella Comba. Proseguire verso destra fino all’innesto con il sentiero delle cascate. Proseguire a sinistra fino a La Joux (alla terza cascata è anche possibile seguire il sentiero del Centocinquantenario).
Difficoltà: Gita non tanto lunga in termini di dislivello ma sicuramente impegnativa. Le difficoltà di attraversamento del torrente sono già state evidenziate nella premessa. L’accesso al ghiacciaio avviene su pietraia abbastanza stabile anche se un po ripida nella parte alta. Il ghiacciaio non presenta particolari difficoltà. La placca esposta poco oltre il Colle de l'Assaly si supera con passaggi di arrampicata con difficoltà II°+ su buona roccia ben appigliata, al cui termine si trova un anello di fettuccia per un eventuale doppia o calata. Oltre questo tratto più impegnativo, la salita è tutta su ampia cresta, mai verticale o troppo esposta, su roccioni sovrapposti di pietra compatta. Qualche ometto indica la via, mai obbligata e sempre logica.
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