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La mitica scala del Toula



Storia di una scala che ha regalato emozioni
Tutto iniziò col progetto del 1941 per la realizzazione di una funivia militare che arrivava a Punta Helbronner. A lavori ultimati (anno1947) sì capì subito che il posto era unico al mondo tanto che Lora Totino (ingegnere biellese di enormi vedute) ideò quella che venne chiamata l’ottava meraviglia del mondo: La funivia a tre cabine che consentiva di fare la traversata tra Helbronner e la Aiguille du Midi collegando di fatto Italia e Francia via fune. Con la fine della guerra, guide alpine e sciatori iniziarono a guardare con interesse il ghiacciaio del Toula, ma gli ingressi al ghiacciaio erano molto ripidi e di non facile accesso (si tenga conto anche dei materiali di quell’epoca). L’idea di realizzare una scala in legno e ferro parallela al canale Del Tedesco per facilitate l’accesso al Toula prese vita e iniziò così per tanti sciatori (di buon livello) un periodo splendido: 15/20 minuti di avvicinamento, un centinaio di gradini e il paradiso della neve fresca era lì a portata di tutti. Il mitico Gino Canonico faceva negli anni Settanta 8 ripetizioni del Toula con sci alti 200 cm e larghi 7 cm. (venne premiato per averne fatti 1000!) Chi avesse avuto la fortuna di sciare con lui stentava a credere che avesse percorso quel giro così tante volte senza mai un problema (Artva, pala e sonda non esistevano). Negli anni successivi la scaletta divenne interamente in acciaio e più e più volte venne modificata e allungata per adattarla al ritiro dei ghiacci. Pochi anni orsono (questo articolo è datato 2021, ndr) però accadde qualcosa: Mentre alla base i ghiacciai si ritirano, in quota il vento ha spostato in avanti (di 80 metri!) la parete quasi verticale che stava davanti alla scaletta e in sole 3 stagioni la scala venne fagocitata dal ghiacciaio (ne rimane di fatto visibile solo l’ultimo pezzo in basso). Finisce così la storia di uno strumento che permise a molti di godere di questo meraviglioso pendio (nell’autunno 2019 viene fatta l’ordinanza di divieto di utilizzo della scala del Toula). Il Toula si scia ancora ma il livello richiesto è cambiato. I Fuoripista “Passerella” , “Hangar”, “canale Dario”, per citare alcuni, hanno ingressi con pendenze di 50 gradi e larghezze sotto i 2 metri in alcuni tratti. Oggigiorno, ripetizioni multiple richiedono doti un po’ meno comuni.



Link di approfondimento:
Scheda nell'area Freeride
Relazione della vecchia discesa del Toula


Fonte: Articolo di Dario Bernardi
Data articolo: 23/02/2022