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COMUNI, BORGHI E VILLAGGI


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RODOZ
(VILLAGGIO ABBANDONATO)
ALTITUDINE 1064 METRI S.L.M.
VILLAGGIO DEL COMUNE DI MONTJOVET


   altre denominazioni:
  Rhodoz






Come arrivare

Per arrivare a Rodoz ci sono più possibilità, vi suggeriamo le due più interessanti:
1 (da Meran di Montjovet - Escursionistico medio) All' uscita autostradale di Verres svoltare a sinistra sulla strada statale 26 della VdA, in direzione Aosta. Giunti alla frazione Berriat di Montjovet ( circa 4,5 km dal casello di Verres), deviare a sinistra seguendo le indicazioni per la frazione Meran. Svoltare a destra subito dopo il sottopasso dell’autostrada. Proseguire ignorando una prima strada a sinistra e svoltare sulla seconda deviazione a sinistra, raggiungendo la Frazione Meran ove occorre parcheggiare. Dal centro del villaggio proseguire a piedi per circa 2 ore (con un dislivello di 674 metri), risalendo il selvaggio vallone di Grand Rodoz, fino al villaggio (ormai abbandonato) di Rodoz (1064 mt.).

2 (da Bellecombe di Chatillon - Escursionistico facile) All' uscita autostradale Chatillon svoltare a sinistra in direzione del centro. Dopo circa 100 mt. svoltare nuovamente a sinistra imboccando la strada che conduce alla stazione ferroviaria. Superata la ferrovia si svolta a sinistra, subito dopo il sottopassaggio, e si prosegue fino alla frazione di Ussel. Superata la frazione proseguire per la frazione di Bellecombe. Da qui proseguire a piedi per circa 45 minuti, fino al villaggio (ormai abbandonato) di Rodoz (1064 mt.).

Informazioni su...

Il villaggio fantasma di Rodoz (Rhodoz) sorge a 1064 mt. s.l.m. ed è costituito da un piccolo nucleo di abitazioni ormai abbandonate con la particolarità di avere il piano terreno coperto da una volte a botte. Il forno e la cappella del villaggio risultano gli unici edifici ristrutturati in tempi moderni. Di fronte alla chiesetta, lungo il sentiero che porta a Bellecombe (villaggio di Chatillon) si trova una bella fontana su cui si trova il segnavia.

Festa Patronale: Visitazione di Maria Vergine (31 maggio)

Cappella della Visitazione di Maria Vergine. Costruita nel XVI secolo ma rimaneggiata successivamente. Prima del 1782 apparteneva alla parrocchia di Saint-Germain in seguito con il decreto di Monsignore De Sales fu affidata al parroco di Montjovet.

Curiosità: Una antica leggenda narra che, in tempi lontanissimi, una pastorella cadde nel vallone di Rodoz, vicino all'omonimo villaggio, per cercare una delle sue caprette che si era smarrita e, nelle notti di luna piena e vento, pare si possa ancora sentire il suo grido…

Leggenda della pastorella dai piedi neri: A San Michele gli armenti scendono al piano, ma piccole greggi di pecore e capre, affidate a qualche pastorello, rimangono ancora a brucare l’ultima erba degli alpeggi sino alla fine di ottobre. Un ragazzetto di Rhodoz sorvegliava un giorno le sue bestie sparpagliate al pascolo sul pendio, quando gli giunsero, portate a intervalli dal vento, le note di un canto lontano. Guidato dalla voce sconosciuta, aggirò uno sperone di roccia, dietro il quale scorse una diafana e sorridente fanciulla, che indossava una tunica bianca. Era lo spettro di una pastorella, che era caduta cent’anni prima in un burrone, scivolando su un ciuffo di erba olina. Il suo corpo non era mai stato trovato e la sua anima si aggirava in quei pressi, aspettando che la misericordia divina aprisse la porta dei Cieli. Aveva i piedi neri, non avendo ancora raggiunto uno stato di grazia. Ma il suo era un canto di gioia, come spiegò al ragazzo, quando si volse a lui, quasi uscendo da un sogno. Quello era per lei un giorno felice, perché Dio le aveva concesso di intravedere la fine della sua pena e di calcolarla in termini umani. Un uccello, proprio quel mattino, si era lasciato sfuggire dal becco un pinolo, raccolto sull’unico abete rimasto dalle folta foresta che un tempo ricopriva il pendio. Ne sarebbe nata una pianta e, di lì a cinquecento anni, con il suo legno sarebbe stata costruita una culla: il giorno della nascita del bambino a cui era destinata, lo spirito, tornato in stato di grazia, avrebbe potuto finalmente raggiungere il Cielo.

Leggenda di Caterina (la strega) :Caterina de Chynal, di origini svizzere, abitava a Saint Vincent. Additata come donna di facili costumi a seguito della sua relazione con un notabile del luogo, venne prima accusata di incontri con il diavolo e poi, nel 1449, di stregoneria dopo la morte di Pierre Hospitis, parroco di Montjovet, un paese vicino, che aveva accudito. Il processo durò oltre otto mesi in cui Caterina venne anche torturata senza però mai confessare. Il figlio, Pantaleone Mistralis, e un canonico della cattedrale di Aosta assunsero la sua difesa. Il processo si concluse il 23 dicembre 1449 con la sua condanna all’abiura pubblica, al pagamento delle spese sostenute per il mantenimento in carcere e quelle per il processo e ad effettuare un pellegrinaggio a Roma entro l'anno. Quello che sappiamo di Caterina finisce qui. Scomparve dalle Valle d'Aosta e alcuni anni dopo il suo accusatore, Pierre Proveschy, venne bruciato sul rogo.

Cosa organizzare in zona

- Recensioni estive "Diario delle Escursioni"
- Recensioni invernali "Diario del Freeski"


Escursionismo estivo con partenza o in transito da qui:

- Gite a Rodoz

Dove mangiare

I consigli del "Bongustaio" di theflintstones.it

- Osteria dei cacciatori (con partenza o arrivo a Bellecombe di Chatillon)



In visita a...  

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